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19 Agosto 2014

SBLOCCA ITALIA – Realacci: “L’Italia di Renzi può ripartire da green economy, edilizia e sicurezza del territorio”

“Già oggi esiste infatti un’Italia green che è fatta dal 22% delle imprese, che crea occupazione e ricchezza. Il 38% delle assunzioni complessive programmate nel 2013 si deve a queste realtà “

AGIPRESS – FIRENZE – “La sfida per rilanciare l’economia e creare lavoro in Italia passa per la green economy e per uno Sblocca-Italia che dia priorità agli investimenti in edilizia di qualità e messa in sicurezza del territorio”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, intervenendo nel dibattito su crisi e rilancio del Paese.

“Una prospettiva – aggiunge – quella della green economy, vera in tutto il mondo, ma che in Italia è già realtà . Che incrocia la sfida della qualità , si nutre dei talenti dei territori e dà forza alla missione del nostro Paese. Un’economia diversa e innovativa che punta su ricerca, conoscenza, cultura e bellezza. Nel nostro Paese, come evidenziato da una recente indagine promossa da Symbola e Unioncamere, già oggi esiste infatti un’Italia green che è fatta dal 22% delle imprese, che crea occupazione e ricchezza, tanto che il 38% delle assunzioni complessive programmate nel 2013 si deve a queste realtà . E proprio grazie a questa green Italy sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di valore aggiunto e vengono impiegati 3 milioni di green jobs. Dall’edilizia di qualità e dalla manutenzione del territorio, inoltre, può venire un’ulteriore spinta sui fronti dell’economia, dell’occupazione e dell’ambiente”. Realacci continua auspicando che “Lo Sblocca Italia sia l’occasione per far ripartire il Paese, come annunciato dal premier Renzi, grazie a uno straordinario investimento in questa direzione, a cominciare dalla stabilizzazione e dall’estensione dell’eco-bonus. Proprio il credito di imposta per le ristrutturazioni e il risparmio energetico in edilizia è stata la misura di gran lunga più efficace messa in campo per contrastare la crisi del settore edilizio. Secondo le stime di Cresme e Servizio studi della Camera nel 2013 ha prodotto circa 28 miliardi di investimenti, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette delle famiglie e garantendo quasi 340.000 posti di lavoro considerando anche l’indotto. Importante, infine, che tra gli investimenti prioritari dello Sblocca Italia ci siano anche la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio, la prima grande opera che serve al Paese” – conclude Realacci.

Agipress

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