DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Dicembre 2013

TRENI, L'”ODISSEA” PISTOIA-FIRENZE “ Rossi minaccia: o Trenitalia interviene o non pagheremo il servizio

Il presidente della giunta pendolare per un giorno sale su un treno che arriva a destinazione con un’ora e mezzo di ritardo: “Scene non da Paese civile”

AGIPRESS – FIRENZE – “Ho visto scene che non sono da Paese civile. Siamo alla debacle del servizio pubblico. Dopo la magra figura del treno che domenica non è riuscito a risalire la linea Porrettana, oggi siamo arrivati a Firenze con un’ora e mezzo di ritardo e dopo che il treno che dovevamo prendere è stato soppresso. E agli altri pendolari non è certo andata meglio, visto che tutti i convogli hanno accumulato ritardi superiori ai 30 minuti. Quando non si può fare affidamento su un servizio pubblico e situazioni come questa si ripetono non c’è solo un problema di materiale rotabile, c’e un problema di rete, di binari, di tecnologia che consentano ai treni di essere puntuali”. Non solo le parole di un cittadino arrabbiato per l’ennesimo disservizio ferroviario in Toscana, soprattutto sulla disastrata linea Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze. A pronunciare un giudizio cosଠtagliente è il presidente della giunta regionale, Enrico Rossi, pendolare per prova per un giorno da Pistoia a Firenze. E che giorno! Stamani (martedଠ10 dicembre), infatti, Rossi in compagnia dell’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, aveva in programma di partire alle 7.50 dalla stazione di Pistoia alla volta di Firenze. Sono riusciti a farlo alle 8.50 per arrivare a Firenze alle 9.32. Il treno su cui hanno viaggiato doveva partire da Pistoia alle 7.32 e arrivare a Santa Maria Novella alle 8.06. C’è giunto con un’ora e mezzo di ritardo.

“Ecco i frutti “ ha spiegato il presidente – della linea a binario unico nel tratto da Viareggio a Pistoia. Per il raddoppio servirebbero 300 milioni di euro che sono stati bloccati dal patto di stabilità , ma qui oltre che un binario manca anche un minimo di manutenzione: i disagi sono cominciati per un guasto all’apparecchio che controlla la distanza di sicurezza tra i treni. Chiedo intanto a Moretti un intervento di manutenzione altrimenti, lo dico tranquillamente, non lo paghiamo. Per ogni viaggio scriverò il mio cahier de doleances all’amministratore delegato di Rete ferroviaria, a quello di Trenitalia, e per conoscenza al ministro Lupi, ai parlamentari toscani e ai membri della commissione trasporti del Senato e della Camera”.

Appena arrivato a Firenze Enrico Rossi ha telefonato all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, raccontandogli l’accaduto e preannunciandogli l’invio di una lettera con la quale gli chiederà di curare più e meglio la manutenzione della linea e del materiale ferroviario.

“L’alta velocità “ conclude il presidente della Regione – trasporta circa centomila passeggeri al giorno e ha goduto di 90 miliardi di investimenti. I pendolari sono 3 milioni e questa linea negli ultimi tre anni ha visto un incremento del 20% dei viaggiatori: occorre tenere accesi i riflettori sui problemi dei pendolari. Io lo farò a cadenza settimanale ed è bene che il ministro e il Parlamento conoscano in quali condizioni sono costretti a viaggiare studenti e lavoratori e che lo Stato si attrezzi per garantire a tutti il diritto alla mobilità “.

Agipress

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