DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

12 Ottobre 2025

“Fraternità in cammino”: la Marcia della Pace 2025 unisce 50 mila voci da Perugia ad Assisi

AGIPRESS – Assisi – Un fiume umano di oltre 50 mila persone ha attraversato l’Umbria da Perugia ad Assisi per la Marcia della Pace 2025, una delle più partecipate degli ultimi decenni — paragonabile solo a quella del 2001, seguita all’invasione dell’Afghanistan e l’attacco alle Torri Gemelle -. Lo slogan “Imagine all the people” ha guidato il corteo lungo 24 chilometri, evocando il sogno di un mondo fondato sulla convivenza, in un tempo segnato da conflitti, emergenze climatiche e migrazioni. Tra bandiere arcobaleno, striscioni, chitarre, zaini e scarpe da ginnastica, il corteo ha riunito adulti, giovani, famiglie, leader politici, rappresentanti delle istituzioni, accademici e attivisti. Un mosaico sociale e generazionale unito dal desiderio di pace e dialogo, nel solco dell’eredità di Aldo Capitini, fondatore della marcia. Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi, ha aperto la giornata con un appello forte: «Marciamo per la difesa della legalità internazionale, del diritto e dei diritti umani. La fraternità è l’alternativa alla guerra. Camminare è una piccola cosa, ma importantissima. Riscoprirci insieme per la pace ci aiuterà a trasformare questa energia in impegno quotidiano».
L’edizione 2025 della marcia ha incluso anche la prima “Marcia delle bambine e dei bambini per la pace”, partita da Bastia Umbra, ispirata all’insegnamento di papa Francesco. «Dobbiamo imparare dai bambini- ha sottolineato Lotti -, ci indicano come si può fare oggi la pace», invitando poi la folla a un minuto di riflessione per le vittime della crudeltà, della povertà e dell’ingiustizia.
Intervistato ad Assisi, dove si trovava per la celebrazione eucaristica nella memoria liturgica di San Carlo Acutis al santuario della Spogliazione, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede a proposito della tregua in Medio Oriente ha detto: “Continuiamo a ritenere che la formula dei due Stati per due popoli sia quella che può aiutare a risolvere i problemi e i rapporti tra ebrei e palestinesi, ed è perfettamente in linea con quanto abbiamo sempre chiesto» e ancora: “Non ci sarà vera pace senza giustizia per tutti i popoli».
Tra i partecipanti alla marcia anche il sindaco di Betlemme Maher Nicola Canawati che ha dichiarato: “Siamo qui uniti da un’unica idea e da un unico cuore. Marciamo oggi nella storia per ricordare a tutti i leader del mondo che la pace è possibile”. La manifestazione, cui papa Leone XIV ha inviato un messaggio in cui ha esortato a «implorare il dono della riconciliazione e della stabile concordia in quelle parti del mondo segnate dai conflitti”, si è conclusa nel pomeriggio nell’area antistante la Rocca Maggiore di Assisi che è stata ufficialmente intitolata ‘Piazzale della Pace’. Potente l’appello collettivo finale: fermare il genocidio a Gaza e costruire una nuova alleanza globale per la pace.
D.Mil.

 

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto