DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Luglio 2014

EMERGENZA URGENZA – Rivoluzione centrali 118 in Toscana

Al via la fase di transizione, che porterà le Centrali da 12 a 6 (due per ogni Area Vasta) entro la fine del 2014.

AGIPRESS – FIRENZE – Inizia la riorganizzazione delle Centrali operative del 118 in Toscana, al via la fase di transizione, che porterà le Centrali a 6 (due per ogni Area Vasta) entro la fine del 2014. L’assetto definitivo, che si concluderà entro il 31 dicembre 2016, prevede 3 Centrali operative da adibire alle attività di emergenza-urgenza 118, e altre 3 Centrali operative per la gestione dei trasporti sanitari (non di competenza delle Centrali operative 118).

QUESTA LA RIORGANIZZAZIONE – La fase transitoria che si concluderà entro la fine del 2014,prevede le seguenti Centrali 118: Asl 3 Pistoia, Asl 6 Livorno, Asl 7 Siena, Asl 8 Arezzo, Asl 10 Firenze, Asl 12 Viareggio. La riorganizzazione è stata concepita prevedendo due Centrali operative per ciascuna Area Vasta: Area Vasta Nord-Ovest (Livorno e Viareggio), Area Vasta Centro (Pistoia e Firenze), Area Vasta Sud-Est (Siena e Arezzo). Nella fase transitoria, questi gli accorpamenti che verranno effettuati: Area Vasta Nord-Ovest, la Centrale operativa 118 di Pisa sarà trasferita presso quella di Livorno; quelle di Massa Carrara e Lucca andranno a Viareggio. Area Vasta Centro: la Centrale operativa di Prato è già stata trasferita a Firenze dal febbraio 2014; quella di Empoli andrà a Pistoia. Area Vasta Sud-Est: la Centrale operativa di Grosseto verrà trasferita a Siena. Le 6 Centrali svolgeranno compiti misti, sia di emergenza-urgenza che di trasporto sanitario ordinario. Nel passaggio successivo, quello definitivo, 3 Centrali svolgeranno compiti di emergenza-urgenza, altre 3 compiti di trasporto sanitario ordinario.

“Questa fase di transizione – ha spiegato l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Luigi Marroni – era assolutamente necessaria a causa della forte complessità organizzativa e tecnologica che la riorganizzazione richiede. Sono tempi necessari, legati alla implementazione delle infrastrutture tecnologiche, alla riorganizzazione delle procedure e alla formazione del personale. Questo percorso non risponde a una logica di risparmio – ha sottolineato ancora l’assessore – Si tratta piuttosto di un grande investimento per migliorare la qualità del servizio, la salute e la sicurezza dei cittadini toscani. Una decisione a cui ha contribuito il volontariato, parte integrante del sistema di emergenza-urgenza e trasporto sanitario”.

Agipress

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