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17 Febbraio 2014

“Un distretto biologico della Toscana”. La proposta del Sindaco di Greve in Chianti

Alberto Bencistà , insieme all’Associazione Città del Bio, lancia la proposta all’Assemblea Regionale del Pd Toscano. “E’ questa la strada maestra per la nostra regione. L’Expo 2015 sarà un’occasione straordinaria”

AGIPRESS “ GREVE IN CHIANTI (FIRENZE) – Potrebbe essere presentato a Greve in Chianti, domenica 30 marzo con la partecipazione di sindaci ed agricoltori provenienti da molte nazioni europee, il progetto del “Distretto Biologico della Toscana”. Ad annunciarlo è il sindaco di Greve in Chanti, Alberto Bencistà , da sempre convinto sostenitore che “la strada maestra per la Toscana sia quella dell’agricoltura biologica. Il 2015 sarà l’anno dell’Expo di Milano che avrà al proprio centro il tema dell’alimentazione e del cibo con tutte le sue coniugazioni possibili, soprattutto ambientali. Per la Toscana una occasione straordinaria”, ha spiegato Bencistà all’Assemblea Regionale del PD Toscano, che si è svolta ieri a Prato. “Ho partecipato di recente alla Settimana Verde di Berlino, la più grande fiera agricola d’Europa e non solo, insieme a Claudio Serafini, presidente internazionale delle ‘Città del Bio’ e a Piero Fassino, che ha proposto di organizzare a Torino, in contemporanea con l’Expo, un meeting mondiale sull’agricoltura biologica: proposta prontamente accettata”, ha sottolineato ancora il sindaco di Greve in Chianti. E’ dopo quella occasione, d’intesa con l’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori, che è nata l’idea dell’appuntamento del 30 marzo. I perché li ha spiegati ancora il primo cittadino della località del Chianti: “La crescente richiesta del mercato di prodotti biologici che fanno bene alla salute e contribuiscono in maniera significativa alla diminuzione dell’inquinamento”.

Una questione politica, economica e culturale insieme, dunque, un punto programmatico importante anche per la prossima campagna elettorale europea. Perché? “Per il ruolo del comparto agricolo e perché proprio in questo momento è in discussione la proposta di nuovo regolamento sulla produzione biologica adottato dalla Commissione Europea il 21 dicembre, partendo dal punto di vista dei consumatori e degli agricoltori”, è stata la spiegazione di Bencistà .

A tal proposito Bencistà ha sottolineato ancora la questione degli OGM (organismi geneticamente modificati), “un tema sul quale non possiamo abbassare la guardia” e quella dei rifiuti: “La strategia ‘rifiuti zero’ è la risposta più corretta dal punto di vista ambientale e rispetto alle direttive comunitarie in materia. Ritengo “ è stata la conclusione di Bencistà – che a livello mondiale il miglior modello sia quello di San Franscisco, rispetto al quale invito il PD Toscano a documentarsi”.

Agipress

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