DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

11 Ottobre 2013

RICERCA IRPET 2 – Bugli: “Fusione fra comuni, serve un punto di incontro”

L’assessore regionale: “L’intesa fra tra Regione e Comuni potrebbe trovarsi nelle zone socio-sanitarie”

AGIPRESS – FIRENZE “ “Senza arrivare a fondere i 287 Comuni toscani in 51 o 34, che è lo scenario su cui ha lavorato l’Irpet, una riforma si impone: o quantomeno un diverso modo di lavorare, magari all’interno proprio di quei confini delle attuali zone socio-sanitarie, che l’Irpet utilizza come possibile matrice per le future fusioni e che in fondo coincidono con le associazioni intercomunali pensate da Bartolini “. L’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, chiarisce il suo punto di vista, ricordando come il lavoro sul riassetto istituzionale debba accompagnarsi alla semplificazione e alla sburocratizzazione. Lo fa a Grosseto, dove partecipa ad un seminario sulla riforma delle autonomia locali in Toscana e i processi di fusione tra comuni: un’iniziativa della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale. “Il governo sta proponendo un disegno di legge costituzionale che prevede il superamento delle Province “ riepiloga “ Credo che anche le Regioni debbano provare a fare proposte di revisione dei loro assetti. Se scompaiono le Province (e quindi un ente intermedio) si dovranno per forza rafforzare i Comuni”. “Ciò vuol dire “ spiega “ che per alcune materie la Regione dovrà scendere direttamente più in basso nella gestione e avvicinarsi ai Comuni. I Comuni, a loro volta, dovranno fare uno sforzo verso l’alto, potenziando il loro ruolo e la loro capacità di governare territori più ampi. Come? Guardiamo. Per la Toscana il luogo dove questo ‘punto di incontro’ può avvenire penso che possano essere appunto le attuali zone socio-sanitarie”.

Agipress

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