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12 Marzo 2014

QUOTE ROSA – GHELLI: “Bocciatura parità di genere è sconfitta per il Paese”

Il candidato Pd alle primarie a Sindaco di Firenze: Un passo indietro clamoroso rispetto a quel nuovo parlamento, ampiamente rappresentato da donne, da cui ci aspettavamo moltissimo

AGIPRESS – FIRENZE – “Sono amareggiato per usare un eufemismo. Quello che è successo è una sconfitta per il paese e un passo indietro clamoroso rispetto a quel nuovo parlamento, ampiamente rappresentato da donne, da cui ci aspettavamo moltissimo. Non basta che questa norma di civiltà valga solo per il Pd. Bisogna battersi perché si applichi a livello generale. Per un militante appassionato del partito poi l’amarezza è doppia: Per quanto ancora sacrificheremo parti fondamentali del programma con cui siamo andati a votare per salvare l’accordo con la destra berlusconiana? CosଠIacopo Ghelli, candidato alle primarie Pd come Sindaco di Firenze di fronte al voto segreto che in Parlamento ha affossato le quote rosa.

“Non concepisco “ prosegue Ghelli “ nemmeno l’argomentazione secondo la quale le quote rosa sviliscono il merito. Mi viene in mente, a tal proposito, il secondo comma dell’art. 3 della Costituzione: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Consiglio di riflettere bene su queste parole considerando le posizioni di partenza delle donne e degli uomini in politica come nella società . Poi dopo, mi si parli di merito”. L’attenzione alle tematiche inerenti alla questione di genere è centrale nel programma nel candidato alle primarie si veda il “Centro per la creatività femminile” o Casa della Donna annunciato nei giorni scorsi. “Andrò avanti in questa battaglia culturale. Se a livello nazionale su questo punto si sta cambiando verso a Firenze ci batteremo in direzione ostinata e contraria.”

Sull’argomento è intervenuto anche Filippo Gallo membro della segreteria regionale toscana del Partito Democratico. “L’Italicum senza quote rosa e preferenze? Di gran lunga meglio il Toscanum“. CosଠGallo mette in luce l’eclatante contraddizione tra la nuova legge elettorale toscana e quella nazionale.

“Sarebbe forse il caso di chiedersi “ continua Gallo – come mai in Toscana abbiamo la doppia preferenza uomo-donna e soglie di sbarramento piuttosto equilibrate mentre per la legge nazionale invertiamo la rotta che noi stessi abbiamo tracciato a livello locale. Credo “ conclude – che la coerenza sui princà¬pi fondamentali andrebbe mantenuta sempre, a qualsiasi costo. Anche e soprattutto per il rispetto che dobbiamo ai nostri elettori. I deputati e senatori toscani dovrebbero riflettere su questo”

Agipress

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