DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

19 Ottobre 2013

EDILIZIA SCOLASTICA – Dalla Toscana chiesti 13 milioni al ministero per mettere a norma gli edifici

58 gli interventi finanziabili, 34 dei quali già finanziati. L’assessore Targetti: servono altre risorse

AGIPRESS – FIRENZE – Tredici milioni e 300 mila euro: a tanto ammonta la richiesta complessiva degli enti locali toscani indirizzata al Ministero dell’istruzione per riqualificare e mettere a norma edifici scolastici di loro proprietà . A fare il decreto con la graduatoria (58 interventi finanziabili, 34 dei quali in effetti finanziati con i soldi a oggi disponibili) sono stati gli uffici della Regione Toscana in base a una legge nazionale dello scorso agosto (il cosiddetto “decreto del fare”) che stanziava 150 milioni per tutta Italia assegnandone 10 alla Toscana (ma questi potranno incrementarsi nel caso che altre regioni non riescano a utilizzare pienamente le risorse loro destinate), con l’obiettivo dare ossigeno agli interventi per la sicurezza negli edifici scolastici con particolare riferimento per quelli con presenza di amianto.

“I tempi dettati dal decreto nazionale – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’Istruzione – erano strettissimi, ma in Toscana siamo riusciti a rispettarli grazie ad un bello sprint compiuto dagli enti locali e dagli uffici regionali. Ora – aggiunge Targetti – rivolgiamo un appello al Miur affinchè vengano investite altre risorse per consentire cosଠlo scorrimento delle graduatorie”. La vicepresidente cita in modo esplicito altri 100 milioni, sempre previsti nel “decreto del fare”, che Inail dovrà destinare nel 2014 al miglioramento della sicurezza degli edifici scolastici.

Con i denari inizialmente disponibili per la Toscana (appunto i 10 milioni) sono 34 le richieste che, assegnando davvero i lavori entro il 28 febbraio 2014, non avranno problemi. Sull’avviso regionale pubblicato a settembre sono arrivate, negli uffici della Regione Toscana, 137 domande (15 da 9 Province e 122 da 95 Comuni) per un totale di richieste che sfiorava i 39 milioni di euro. L’avviso dava la possibilità di presentare un massimo di due domande per ciascun ente richiedente.

La Regione ha ammesso a valutazione 104 domande (le restanti 33 non sono state valutate perchè non rispondenti ai requisiti di ammissibilità ) per un totale di richieste che sfiora i 32 milioni di euro. Al termine della procedura di valutazione, 58 sono gli interventi risultati finanziabili (51 vengono da Comuni e 7 da Province). Dei 34 interventi sicuramente finanziati con i 10 milioni sicuramente disponibili, 4 vengono da Province e 30 da Comuni.

In allegato: i 58 interventi ammessi a finanziamento e i 34 interventi, divisi per provincia, sicuramente finanziati.

Agipress

Gli interventi ammessi e quelli finanziati, provincia per provincia.

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto