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4 Luglio 2019

COMUNI – Per i Comuni nati da fusione, meno risorse. Preoccupazione dei sindaci toscani

In Toscana a rischio 4 milioni di euro per i 14 Comuni nati da fusione, le preoccupazioni di Anci Toscana.

AGIPRESS – FIRENZE – “La Toscana rischia di perdere circa 4 milioni di euro per i 14 Comuni nati da fusione, dove i cittadini hanno scelto di dar vita ad un ente unico per poter godere dei vantaggi previsti. La decisione del governo di non ampliare l’ammontare di risorse stanziate, a fronte della nascita di nuovi Comuni fusi, è veramente insostenibile. Anche perché comunicata a pochi giorni dalla scadenza per l’equilibrio di bilancio, con impegni già presi”. Cosଠil coordinatore di settore Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero che raccoglie le preoccupazioni dei sindaci dei Comuni toscani nati da fusione, riuniti nella sede fiorentina dell’Anci. “Questa decisione – aggiunge – rischia di rompere il patto di fiducia tra lo Stato e i sindaci. Aver saputo solo ora che non avremo tutte le risorse previste e già messe in bilancio è gravissimo: potrebbe mandare in disavanzo di amministrazione i nostri Comuni, oltre a mettere in discussione progetti già finanziati per i territori e le comunità . Per questo chiediamo che il finanziamento stanziato dal governo sia reintegrato, per coprire l’intero fabbisogno reale”. Su questo tema il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni ha inviato una lettera a tutti parlamentari toscani, ed anche Anci a livello nazionale si è espressa chiedendo sia l’integrazione del fondo, che risulta carente di circa 25 milioni, sia “che venga portato a compimento il percorso di approvazione delle nuove norme in materia di gestione associata, peraltro già condiviso nel tavolo presieduto dal sottosegretario all’Interno Candiani“. “Siamo veramente preoccupati “ conclude Ignesti “ e contiamo che il governo ascolti l’appello dei sindaci, da sempre il baluardo e il garante dello Stato nei nostri territori. Non farlo metterebbe a repentaglio il nostro mutuo rapporto di fiducia e di rispetto”.

Agipress

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