DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

29 Agosto 2013

ADDIO ALL’OPG DI MONTELUPO “ Via libera dalla Regione: approvata la delibera

L’ospedale psichiatrico giudiziario chiuderà definitivamente la sua attività . I tre livelli di intervento: incremento percorsi terapeutici, potenziamento strutture intermedie, residenza con sorveglianza intensiva

AGIPRESS – FIRENZE “ Ultimo atto della definitiva chiusura dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo, cosଠcome stabilito dalla legge 57 del 2013 che aveva individuato nel 31 marzo 2014 la data per la chiusura definitiva dei cosiddetti Opg. La giunta regionale toscana ha approvato nel corso dell’ultima seduta la delibera ad hoc che contiene il piano, che il Ministero della Salute ha già ricevuto e letto, e che adesso ottiene la formalizzazione per l’assegnazione delle risorse statali (11 milioni di euro circa) necessarie per l’attuazione.

Il piano di superamento dell’Opg prevede tre livelli di intervento. Il primo viene realizzato attraverso i servizi socio-sanitari territoriali, incrementando i percorsi terapeutici e riabilitativi che la Regione ha avviato fin dal 2008, e potenziato e consolidato negli ultimi tre anni. Le persone internate per le quali l’autorità giudiziaria abbia escluso pericolosità sociale verranno prese in cura dalle Asl che le inseriranno in progetti di terapia e riabilitazione individuali.

Il secondo livello prevede il potenziamento delle strutture sanitarie psichiatriche intermedie, destinate ad accogliere le persone sottoposte a misure di sicurezza non detentive. Le residenze saranno 4, distribuite sul territorio in modo da garantire la prossimità dei pazienti internati che rientrano nei luoghi di provenienza: 2 nell’Area Vasta Centro e 1 ciascuna in quella Nord Ovest e Sud Est.

Infine il terzo livello, la residenza con sorveglianza intensiva, definita anche Remsd, acronimo di Residenza per Esecuzione Misure di Sicurezza Detentive. Sarà , come previsto dalla legge, la nuova struttura sanitaria con vigilanza perimetrale, che accoglierà persone che devono scontare misure di sicurezza detentive.

Agipress

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