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3 Ottobre 2019

SALUTE, come combattere le macchie causate dalla cattiva esposizione solare

Si tratta di inestetismi piuttosto diffusi, che è possibile prevenire con semplici accorgimenti o rimuovere efficacemente

AGIPRESS – FIRENZE – La tintarella, ormai, è solo un piacevole ricordo, ma se durante la bella stagione abbiamo abusato dell’esposizione al sole, può presentarci un conto poco gradito. Pelle secca, che tira, oppure la comparsa di macchie cutanee di grandezza variabile, possono essere lo scotto da pagare per aver osato troppo con l’abbronzatura, senza un’adeguata protezione. Ma se per riacquistare elasticità e morbidezza possono bastare semplici creme idratanti, diverso è il discorso che riguarda le macchie. “Anzitutto è importante partire dalla prevenzione – spiega la dott.ssa Grazia Primavera, dermatologa di Roma. “ Sia nel periodo estivo, sia in quello invernale, è opportuno applicare un’adeguata protezione solare e, soprattutto con l’arrivo della bella stagione, può essere utile l’assunzione di integratori specifici che aiutano a ˜preparare’ la pelle all’abbronzatura. Una volta ottenuto il colorito bruno, poi, è importante non sospendere l’applicazione della protezione, per ridurre al minimo il rischio di sviluppare macchie, in futuro”.

C’È MACCHIA E MACCHIA “ Occorre specificare che non tutte le macchie sono uguali. Quelle che si manifestano a seguito di una non corretta esposizione al sole vengono definite “lentigo-solari” e si sviluppano nelle zone del corpo più esposte al sole, come il viso, le mani, le braccia e le spalle. “Si tratta di iperpigmentazioni circoscritte, di dimensioni variabili, ed un colore che va dal marrone chiaro al nero “ prosegue la dott.ssa Primavera. “ Si formano prevalentemente in seguito all’esposizione prolungata e senza protezione ai raggi solari, o alle lampade abbronzanti e sono più comuni nelle persone con carnagione chiara”.

COME ELIMINARLE? “ Se prima l’unica soluzione per le donne che presentavano macchie della pelle era coprirle con il make-up (52%), oggi si ricorre alla tecnologia, dove il 34% del gentil sesso ha confermato di scegliere i trattamenti laser, o la luce pulsata, ritenuti maggiormente efficaci. “Ci sono diversi approcci per il trattamento di questi inestetismi “ afferma la dott.ssa Primavera “ per le lentigo-solari si può utilizzare sia il laser, sia la luce pulsata. In entrambi i casi, l’ultima novità per trattare questi inestetismi si chiama Luxea, progettata dall’azienda italiana Deka, e consiste in un sistema modulare che può essere configurato con più tecnologie laser o di luce pulsata. La luce pulsata, rispetto al laser, agisce più superficialmente, ma non per questo risulta meno efficace. Inoltre consente di trattare più macchie contemporaneamente senza disagi post trattamento per il paziente. Bastano poche sedute per avere ottimi risultati. I trattamenti sono ben tollerati dai pazienti, grazie anche all’utilizzo di manipoli pre-raffreddati che nella piattaforma Luxea consentono di ridurre notevolmente il fastidio provocato dal calore o dal lieve prurito nella zona trattata.

LA DIFFERENZA CON GLI ALTRI TRATTAMENTI “ “Oggi si può tranquillamente dire che il laser e la luce pulsata rappresentano la soluzione più indicata per trattare le macchie cutanee “ conclude la dott.ssa Primavera. “ Tutte le altre soluzioni risultano meno efficaci, in quanto i cosmetici hanno solo un’azione schiarente e quindi non definitiva, mentre il ricorso ai peeling chimici non garantisce la precisione e la selettività che si hanno con i sistemi laser o a luce pulsata. Le controindicazioni? Sicuramente la pelle dovrà essere ben protetta con creme ad alta protezione, altrimenti la macchia si ripresenterà velocemente. Per quanto riguarda il trattamento è importante specificare che deve essere eseguito dopo l’estate, quando la pelle avrà perso l’abbronzatura e che, nelle settimane successive alle sedute, è importante non utilizzare cosmetici aggressivi o prodotti esfolianti e proteggere sempre la pelle dal sole, anche quando si tornerà al mare o si andrà in montagna”.

AGIPRESS

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