DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

6 Febbraio 2014

OLIO E POLEMICHE “ Coldiretti Toscana scrive al New York Times

La missiva dopo la denuncia dell’autorevole quotidiano sull’adulterazione. Il presidente Marcelli: ci aiuti ad informare correttamente i consumatori americani. “Colpiamo chi usa etichette ingannevoli”

AGIPRESS “ FIRENZE – Una lettera firmata dal Presidente di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli e un set di 6 bottiglie di olio extravergine di oliva prodotte Con olive raccolte, molite ed imbottigliate in Toscana (messo a disposizione dall’Ol.Ma di Grosseto) è stata inviata alla direttrice del New York Times, Jill Abramson e al vignettista del fumetto-denuncia “Il suicidio dell’extravergine – l’adulterazione dell’olio di oliva italiano” e art director del New York Times Book Review, Nicholas Blechman. L’iniziativa di Coldiretti insieme a CampagnAmica fa seguito all’aspra polemica suscitata da quelle vignette ormai famose per “difendere la trasparenza e la credibilità del Made in Tuscany negli Stati Uniti insieme al diritto del consumatore americano di poter riconoscere e distinguere un prodotto ‘vero’ da uno prodotto ‘falso'”.

“Il messaggio delle vignette contribuisce a rafforzare, nell’opinione collettiva internazionale, l’immagine di un’Italia di furbi e furbetti dove la connivenza e gli affari, il business, vengono prima di tutto. Anche del proprio paese. Noi agricoltori però non siamo cosà¬. E non ci riconosciamo “ ha scritto il presidente di Coldiretti Toscana – in questa categoria di furbi e furbetti poiché il nostro business è garantire un futuro al nostro paese attraverso il mantenimento del territorio e la valorizzazione delle sue produzioni tipiche. I prodotti da colpire, sottolinea Marcelli nella sua missiva sono quelli che usano “etichette ingannevoli” e sfruttano “vuoti o escamotage” per essere acquistati. “Sono questi prodotti che dobbiamo colpire! Insieme!”, scrive Marcelli. Che poi invita la direttrice e l’art director della testata di continuare ad informare correttamente, distinguendo il “vero” dal “falso”, “chi bara da chi rispetta le regole”, il consumatore americano diventando “alleati” di tutti quei produttori onesti, seri che hanno tutto il diritto di fregiarsi del brand Made in Italy.

Anche il consorzio del l’olio toscano Igp farà la sua parte importante attivando una forte campagna promozionale da “Eataly” on 5th Avenue dove, tutto il mese di febbraio è costellato da degustazioni quotidiane, assaggi con le più svariate modalità , direttamente “dalle mani” di 12 aziende che il Consorzio ha portato a New York.

Agipress

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