DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

11 Aprile 2014

NUOVE MALATTIE – “Dipendenza” dai social network, ne soffre il 6%

I risultati di una ricerca a campione in Italia, il Paese con la più alta percentuale di utilizzatori. Per molti utenti Facebook ha un potere quasi ipnotico. Cresce la sindrome del ˜Mi Piace’

AGIPRESS – La dipendenza dai social network continua a mietere vittime, soprattutto in Italia che, con oltre 21 milioni di utenti, registra in percentuale più utilizzatori di social network al mondo (86% dei navigatori). A subire maggiormente di questo disagio sono gli adolescenti: il 22% di questi dichiara di passare ore davanti al computer, soprattutto per connettersi a Facebook, mentre ben il 53% degli utenti si connette alla rete da cellulare per accedere ai social network.

I RISULTATI DELLO STUDIO – Uno studio di IMR Ricerche realizzato su un campione di 100 persone con metodo cawi (computer-assisted web interviewing) ha rilevato che il 38% degli intervistati ammette di ˜esagerare’ nell’utilizzo dei social, il 6% ammette di esserne ˜dipendente’, mentre una buona parte degli intervistati crede che i Social abbiano un potere quasi ˜ipnotico’, tanto da esserne legati anche senza che vi sia un effettivo e razionale interesse, infine il 20% ammette di avere avuto problemi ˜relazionali’ derivanti dall’uso smodato di questi strumenti.

LA “DIPENDENZA” – “Dal 2008, anno in cui Facebook è sbarcato in Italia, è aumentato dell’8% il numero di persone che si rivolge a noi per risolvere il problema da dipendenza dei social network – spiega Armando Stano, Segretario Generale Aida, Accademia Internazionale ˜Stefano Benemeglio’ delle Discipline Analogiche – L’utente medio ha tra i 30 e i 45 anni, spesso a rivolgersi a noi sono madri preoccupate per i loro figli che trascorrono sempre più tempo in rete. Del resto i dati parlano chiaro, e quando chiediamo qual è la motivazione principale che spinge l’individuo a reiterare il suo comportamento, il 5% dichiara di navigare su Facebook per dimenticare i suoi problemi personali, il 3% trova nel social network un profondo senso di appagamento dovuto dal consenso sociale generato dal ˜Mi Piace’, per questo i soggetti che hanno più successo su Facebook, sono quelli che rischiano di più la dipendenza. Secondo uno studio condotto dall’Università del North Carolina, ogni volta che riceviamo un ˜Mi Piace’, infatti, il nostro organismo rilascia una piccola scarica di dopamina, il neurotrasmettitore che viene coinvolto nei fenomeni di dipendenza”.

Agipress

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