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23 Novembre 2013

Gli “Etruschi from Lakota” contro la violenza sulle donne lanciano il video “Aulin”

Dall’album “I nuovi Mostri” la rock band volterrana vincitrice del “Premio FAWI 2013” affronta il problema sociale della violenza

AGIPRESS – LIVORNO – È ‘Aulin’ il nuovo video degli Etruschi from Lakota, la giovane rock band volterrana che recentemente ha vinto il “Premio FAWI 2013”, conferito al miglior gruppo emergente della penisola dalla Fondazione Arezzo Wave. Il video è stato presentato oggi in occasione dell’iniziativa organizzata da IAIA – Ilaria Associazione Impegno Antiviolenza – a Venturina, in provincia di Livorno, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“Non è un caso che il video esca proprio oggi – spiegano i membri del gruppo -, come non è un caso che abbiamo scelto l’iniziativa organizzata da IAIA per farlo”. “Il pezzo che abbiamo scelto, e che è contenuto all’interno del nostro primo album ‘I nuovi Mostri’, rappresenta, infatti, il nostro modo di dire basta ad ogni forma di violenza sulle donne, affinchè sempre più persone inizino a riflettere su questa tematica”.

Aulin è un pezzo che nasce come risposta a un fenomeno che da sempre vede le donne vittime di violenza e abusi, per ignoranza, arretratezza culturale e atteggiamenti mentali sbagliati. “La canzone parla di un problema sociale che non si può risolvere con un medicinale, con un palliativo ma con l’educazione e il rispetto verso il prossimo” sottolineano i membri del gruppo. “Messaggio ribadito anche nel nostro video, volutamente girato nel bagno di una casa, attraverso il quale vogliamo spingere la società a riflettere sulla quotidianità che vivono molto donne e che sono costrette a nascondere, ma – continuano – con la scena finale vogliamo mandare un segnale di speranza per il futuro”. Pensiamo – concludono gli Etruschi from Lakota – che la musica svolga una funzione pedagogica, a qualunque età , e sentiamo il bisogno di impegnarci anche su questo fronte perché tutti dobbiamo essere attori e autori di una rivoluzione culturale che riconosca diritti e pari opportunità “.

Agipress

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