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30 Novembre 2023

Gli affitti brevi e il futuro del turismo


AGIPRESS – FIRENZE – È diventato il tema del giorno. Il nodo che delineerà la Firenze del futuro e il suo settore trainante: il turismo. Una materia che sarà certamente al centro della prossima campagna elettorale. Gli affitti brevi e la loro gestione tornano a far discutere. Uno studio dell’università di Pisa e di Siena pubblicato sulla Rivista Geografica Italiana mette in evidenza la diversità tra centro e periferia. Gli autori, Antonello Romano dell’Università di Pisa, Cristina Capineri e Tiziano Bonini dell’Università di Siena, hanno analizzato 12.126 annunci e 651.515 recensioni lasciate dagli utenti di Airbnb, dal 2010 al 2019 a Firenze. Lo studio dimostra che nel capoluogo toscano la sola area del centro storico, che corrisponde a circa cinque chilometri quadrati, è arrivata a concentrare il 62% dell’offerta, quindi degli appartamenti disponibili con affitti brevi e con il 70% delle recensioni su Airbnb nel 2019. “L’algoritmo della piattaforma “ ha affermato Antonello Romano in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione – crea un processo cumulativo che reitera se stesso e aumenta ancora di più le disuguaglianze nello spazio urbano, creando valore su alcune zone rispetto ad altre.” Lo scopo sarebbe limitare gli affitti brevi e spingere verso i medi, i transitori o i lunghi, valutando però se ci siano abbastanza domande per i medi e i transitori per coprire questo settore. “Rischiamo di applicare un sistema di correzioni in un momento economico abbastanza difficile “ ha sottolineato Fabiano Testa, imprenditore e consulente immobiliare – bisogna capire se i nostri regolamentatori hanno valutato le conseguenze. C’è anche da dire che con l’inflazione e l’innalzamento di tasse, una riduzione degli introiti da Airbnb creerebbe anche sofferenze di pagamenti di mutui e un possibile blocco dell’immobiliare”. Clarissa Vatti – AGIPRESS

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