DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

2 Dicembre 2013

EMERGENZA MALTEMPO “ Basilicata in ginocchio, si chiede riconoscimento stato di calamità

Situazione critica, oltre 90 milioni di metri cubi di acqua si sono accumulati tra ieri e oggi nelle dighe lucane. “Riconoscere immediatamente lo stato di emergenza e il conseguente stato di calamità “

AGIPRESS – MATERA – “Sono state chiuse strade, tratti ferroviari, scuole, attività produttive, campi agricoli, e centinaia di famiglie sono state evacuate”. E’ quanto dichiara la deputata Pd Maria Antezza sull’eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo ormai da giorni la Basilicata ed in particolar modo il materano ed il metapontino. “Questa grave situazione – continua l’onorevole – si verifica a poca distanza dalla calamità verificatasi il 6/8 ottobre in Basilicata, in particolare nella fascia jonica metapontina, per la quale era già stato chiesto al Governo con un’interrogazione di dichiarare lo stato di emergenza e il successivo riconoscimento dello stato di calamità naturale al fine di evitare il collasso del tessuto imprenditoriale del metapontino”. L’onorevole Antezza, firmataria di un’ulteriore interpellanza urgente, chiede al Governo di riconoscere immediatamente lo stato di emergenza e il conseguente stato di calamità in favore dei territori colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo. “A fronte di questa situazione drammatica “ conclude Antezza “ chiediamo un segnale forte al governo affinché i cittadini sentano la sua presenza dichiarando immediatamente lo stato di emergenza e il riconoscimento dello stato di calamità “.

“Anziché piangere lacrime di coccodrillo, al Paese serve un decisivo cambio di rotta sulla via della prevenzione”. Lo ha dichiarato Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, in merito alla nuova ondata di maltempo. “Quello che sta accadendo in queste ore al Centro Sud, con il ripetersi forti piogge che hanno provocato smottamenti, allagamenti e l’evacuazione di alcune migliaia di cittadini e purtroppo nuove vittime innocenti – sostiene Realacci – conferma l’assoluta priorità della messa in sicurezza del nostro territorio nazionale e la necessità di serie e coerenti politiche di prevenzione. Del tutto insufficiente allo scopo il finanziamento di 30 milioni di euro per la difesa del suolo previsto dalla Legge di Stabilità per il 2014. Ben altro quanto richiesto dalla Commissione Ambiente e Territorio della Camera, con una risoluzione approvata all’unanimità di cui sono primo firmatario e che impegna il Governo a stanziare subito 500 milioni annui per la difesa del suolo, e a rivedere il Patto di Stabilità interno per consentire agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico. Proprio in questa direzione – conclude – andrà migliorata la Legge di Stabilità nel passaggio alla Camera”.

SITUAZIONE DIGHE – Oltre novanta milioni di metri cubi di acqua si sono accumulati tra ieri e oggi nelle dighe lucane. La diga del Pertusillo, in particolare, ha invasato otto milioni di metri cubi di acqua, la diga di Monte Cotugno venti milioni, la diga della Camastra sette milioni, sei milioni il Basentello e la diga di San Giuliano 49 milioni. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile regionale. Si tratta di un quantitativo di acqua che è stato trattenuto dalle dighe e che altrimenti si sarebbe riversato sul territorio peggiorando una situazione già molto difficile in particolare nel Metapontino. Le dighe di Montecotugno e del Pertusillo sono in grado di contenere ancora 200 milioni di metri cubi, mentre sono al limite gli altri invasi, soprattutto la diga di San Giuliano che ha comunicato l’imminente rilascio di acqua. Quest’ultima operazione avviene in automatico.

La Protezione Civile regionale rende noto che in queste ore l’ondata di piena dei fiumi Basento e Bradano sta attraversando le zone a valle in prossimità delle foci, provocando allagamenti nelle aree limitrofe ai corsi di acqua. Invita la popolazione residente nelle zone a rischio a prestare la massima attenzione, anche perché i livelli dei fiumi nelle zone più a monte sono ritornati a valori elevati.

RICORDIAMO LE RACCOMANDAZIONI:

  • evitare di usare l’automobile se non in casi di grave urgenza e, comunque, usare la massima prudenza nella guida, informandosi sulle condizioni della viabilità per il percorso che si intende seguire, riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza
  • evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua sopra ponti o passerelle
  • fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d’acqua
  • evitare di recarsi o soffermarsi in ambienti come scantinati, piani bassi o garage, a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia

Agipress

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