DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

27 Dicembre 2013

ECONOMIA “ Toscana, l’export torna a crescere

Nel III trimestre 2013 è la terza regione in Italia per esportazioni. Trainano i beni di consumo e quelli strumentali. Buone performance soprattutto nei Paesi asiatici e in Medio Oriente

AGIPRESS “ FIRENZE – E’ positivo l’andamento delle esportazioni toscane nel periodo luglio-settembre 2013 (+5,1% al netto dell’ “effetto oro”). Talmente positivo da far sଠche, in un contesto nazionale fermo al -2,3% (sempre al netto dei metalli preziosi), la Toscana si guadagni il terzo posto fra le principali regioni esportatrici, con una crescita ben più sostenuta rispetto a Veneto (+3,8%) Emilia Romagna (+3,7%), Lombardia (+1,5%). La ripresa delle esportazioni sui mercati dell’UE28 (+5,8% al netto dei metalli preziosi) si accompagna ad una nuova stagnazione nella domanda degli Stati Uniti (0,2% le vendite nel trimestre); la Toscana aggancia la vivace ripresa dei paesi asiatici (+28,5% le esportazioni in Cina) che si affianca ad una crescita ormai stabile delle vendite in Medio Oriente (+9,4%). Sono questi i principali dati contenuti nel rapporto sul Commercio Estero della Toscana “ III trimestre 2013, elaborato da Unioncamere Toscana.

“Sono numeri positivi quelli che diffondiamo oggi relativi alle performance toscane sui mercati esteri – sottolinea Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana “ segno che almeno una parte dell’economia regionale riesce, in tempi particolarmente difficili per i consumi interni, ad allargare il suo campo di azione e ad agganciare la ripresa della domanda sui mercati in crescita. Diventa essenziale, a questo punto, un’azione di coordinamento nella promozione delle piccole e medie imprese che, operano in filiere orientate ai mercati internazionali con produzioni ad elevato valore aggiunto”.

I settori in crescita – A livello settoriale la crescita delle esportazioni regionali nel terzo trimestre 2013 è sostenuta da un’ulteriore accelerazione nelle vendite di beni di consumo, con una crescita sostenuta della componente non durevole a cui si affianca una ripresa dei beni durevoli e dei beni strumentali. E’ il settore della concia-pelletteria, nell’ambito dei beni di consumo non durevoli (+11,9%), a fornire nel periodo il più elevato contributo alla crescita regionale (ben 1,6 punti). Bene anche la farmaceutica (+23,4%), l’agroalimentare (+10,5%), l’abbigliamento (+9,5%) e le calzature (+6,2%) i prodotti tessili (+1,4%). Al buon andamento della componente dei beni di consumo durevoli (+15,8%) contribuisce la brillante performance di gioielleria e oreficeria (+20,8%) e la tenuta di mobili (+2,4%) e cicli e motocicli (+1%). La ripresa delle vendite di beni strumentali (+5%) è legata, oltre che agli incrementi nel valore delle commesse per macchine di impiego generale, alle buone performance dei prodotti dell’elettronica (+25,7%, con una forte crescita per il manifatturiero ICT e l’elettromeccanica di precisione) e della cantieristica (+13,1%), mentre rimane in difficoltà la meccanica strumentale (-8,3%).

I Paesi europei – Fra i mercati di sbocco restano deboli gli incrementi nei paesi dell’Eurozona (+1,6%): ancora in difficoltà le vendite in Francia (-1,9%) e nei Paesi Bassi (-26,1%), mentre sono in recupero le esportazioni in Germania (+5,4%) e Spagna (+4,8%) favorite da una decisa crescita di farmaceutica, macchinari e sistema moda. Molto bene l’andamento delle vendite in Belgio (+16,9%), e Regno Unito (+22,9%) con un deciso aumento delle vendite per i prodotti del sistema moda (abbigliamento, cuoio, calzature), del cartario e della cantieristica. Rallenta la crescita verso i paesi extra UE28 (+2,5%), essenzialmente a causa della ulteriore battuta di arresto che caratterizza le vendite sul mercato turco, come effetto dell’instabilità politica. Forti incrementi si registrano per le esportazioni verso la Federazione Russa (+58,6%): alle commesse per macchinari si affianca una forte crescita per siderurgia, pelletteria e calzature, mobili, lapideo.

I Paesi extra europei – Tra i mercati extra europei, al brusco rallentamento di Stati Uniti e Canada (-3,5% l’America settentrionale) si affianca una ripresa per Argentina e Brasile(+21,3% l’America latina). In ripresa il ritmo di crescita delle esportazioni in Asia grazie a Cina (+28,5%), Repubblica di Corea (+38,7%) Quatar (+39%), Emirati Arabi Uniti (+23,1%), Singapore (+14,8%) Hong Kong (+4,9%) e ad un ritmo ancora più sostenuto continua la crescita delle esportazioni in Africa (+9%), grazie ai forti incrementi nel valore degli scambi con l’Algeria.

Agipress

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