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29 Maggio 2024

Bandiere blu sui mari e laghi d’Italia

AGIPRESS – Premiate le località riconosciute Bandiere Blu 2024, questi i numeri: 236 Comuni balneari italiani (10 in più rispetto all’anno precedente) 485 spiagge e 81 approdi turistici. L’ambìto riconoscimento internazionale istituito nel 1987, giunto alla 38^edizione, come di consueto è stato conferito dall’organizzazione no profit con sede in Danimarca, Foundation for Environmental Education (FEE), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO). L’essenza di “Bandiere blu” consiste in un percorso impostato sul miglioramento continuo dei servizi turistici, ma anche della qualità della vita degli abitanti delle località premiate e ispirato ad una gestione del territorio sostenibile. Il riconoscimento ottenuto dai siti dimostra la qualità dell’offerta italiana in termini ecologici, di servizi e di accoglienza. E rappresenta un ottimo biglietto da visita per il nostro Paese per accrescerne la competitività, la visibilità e la reputazione nel mondo.

Le località premiate e quelle “bocciate” – Sono 14 le nuove spiagge che vanno ad aggiungersi a quelle premiate negli anni passati. In ordine alfabetico va citato l’Abruzzo, vincitore per la prima volta di questo titolo con la splendida spiaggia di Ortona (provincia di Chieti), seguito dalla Calabria con Parghelia a Vibo Valentia che si aggiudica il riconoscimento. Unica “new entry” campana Cellole (Caserta) le cui spiagge, situate tra Baia Domizia e Baia Felice, sono lambite dalle acque limpide del Golfo di Gaeta. Al Nord la Liguria conquista due nuove Bandiere Blu: Borgio Verezzi ( Savona) con le spiagge di Ex Sati, Rio Batorezza e Rio Bottasano, e di Recco (Genova). Riscendendo lungo il litorale adriatico nelle Marche la spiaggia di Porto Sant’Elpidio, a Fermo e un’altra tra le vincitrici. Il Sud è rappresentato degnamente in Puglia dalla spiaggia di San Cataldo e da quelle di Felloniche e di San Gregorio in provincia di Lecce, ma anche da Manduria (Taranto), che guadagna due nuove “Bandiere Blu”: per la spiaggia di San Pietro in Bevagna e quella di Torre Colimena. Anche la Sicilia si è aggiudicata delle bandiere blu in particolare per Letojanni e Taormina (Messina) e il borgo di Scicli (Ragusa). A quelle marinare si aggiungono le “Bandiere Blu” lacustri del Trentino Alto Adige: una è andata a Tenno, incantevole lago poco lontano dal Garda, l’altra a Vallelaghi, in cui coesistono più specchi d’acqua tra cui il lago di Terlago e di Toblino. Se alcune aree della Puglia e della Liguria hanno ottenuto il riconoscimento, altre quattro in queste regioni non sono state riconfermate.

Le regioni con più Bandiere blu – Se consideriamo la quantità di bandiere blu del nostro paese qualche novità rispetto al 2023 si nota. Resta in vetta la Liguria, che ne conferma 34, segue la Puglia, con 24 località premiate, mentre al terzo posto, a pari merito, ci sono Campania e Calabria con 20 vessilli. Scendendo nella classifica si trovano subito dopo le Marche con 19 bandiere blu e la Toscana con 18. La Sardegna conferma le sue 15 spiagge, a fianco dell’Abruzzo (che guadagna 1 new entry). La Sicilia invece raggiunge quota 14, il Trentino Alto Adige, 12 e il Lazio 10. Emilia Romagna e Veneto possono fregiarsi di 9 località premiate, sia la Basilicata che il Piemonte 5, la Lombardia 3, mentre il Friuli Venezia Giulia e il Molise 2.

I criteri di premiazione – La “Bandiera Blu” è assegnata annualmente da una Commissione della quale fa parte anche il Ministero del Turismo alle località costiere turistiche candidate, sulla base di 32 criteri di valutazione, che vengono aggiornati periodicamente Sono quattro gli àmbiti valutati: qualità delle acque, educazione e informazione ambientale, gestione del territorio, servizi e sicurezza. Il requisito essenziale è che le acque di balneazione e le spiagge negli ultimi 4 anni siano pulite e di qualità “eccellente”, tenuto conto delle analisi effettuate per l’Italia dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), nell’ambito del programma nazionale di monitoraggio coordinato dal Ministero della Salute. E’ una Giuria internazionale, infine, a scegliere i vincitori. Tra gli indicatori presi in considerazione ci sono: la pulizia delle spiagge, l’accessibilità, la sicurezza dei bagnanti, gli impianti di depurazione, la cura delle spiagge, la corretta gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, l’attività di pesca, il valore paesaggistico, la tutela della biodiversità marina e la valorizzazione delle aree naturalistiche, i servizi turistici. Per la sezione “Turismo”, le variabili valutate sono: l’offerta turistica e le informazioni ai turisti, la pressione e la densità, gli approdi, le aree attrezzate per camping, le piste ciclabili, la presenza di strutture ricettive con certificazione ambientale. AGIPRESS

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