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16 Gennaio 2024

AI, rendere il web buono e scacciare quello cattivo

Il commento del Prof. Avv. Ranieri Razzante.

AGIPRESS – Una intelligenza artificiale a servizio del web. Uno strumento utilizzabile per rendere il web “buono” e scacciare quello “cattivo”. Questo è il primo suggerimento che viene a chi scrive dopo ovviamente aver provato grande amarezza per la morte della signora Pedretti. Le cause andranno accertate dagli unici che sono abilitati a farlo, i magistrati con le forze dell’ordine. Invece i giornalisti, gli studiosi e i tecnici devono interrogarsi, approfondire e proporre soluzioni. Ovviamente nessuno di noi, che facciamo fortunatamente lavori più facili di chi deve indagare sui reati e giudicarne i colpevoli, può permettersi, senza incorrere a sua volta in reato, di dare giudizi avventati e violenti su chiunque e ovunque. E allora, visto che il dibattito sull’intelligenza artificiale sta raggiungendo, in maniera più che giustificata sia dalle spinte legislative europee e internazionali , ma soprattutto da quelle dei mercati e della scienza, livelli anche di eccessiva polarizzazione tra favorevoli e contrari, perché non pensare, tra i numerosi utilizzi virtuosi che si potrebbero fare di questa forma più o meno nuova di trattare dati e informazioni massive, ad una sua implementazione, da parte dei giganti del web e sotto la sorveglianza degli ordinamenti e della magistratura appunto, in chiave di prevenzione contro i fenomeni criminali che stanno imperversando nel mondo digitale più che mai in quest’ultimo decennio. I modelli di linguaggio impiegati non solo per costruire testi e scritti, ma per controllarne il contenuto in caso essi presentino parole chiave contrarie all’ordine pubblico e al buon costume. Cosଠcome per circoscrivere la facoltà di pubblicare foto e video contrari al decoro e a qualsiasi regola di convivenza delle nostre democrazie. La politica e le istituzioni sono obbligate a fare fronte comune, soprattutto in quest’anno in cui l’intelligenza artificiale approda al G7 e detta le agende dei governi europei, al fine di utilizzare al meglio il grande potenziale dell’intelligenza non umana, proprio per preservare quella umana.

Prof. Avv. Ranieri Razzante – Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna, Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa

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