AGIPRESS – Prende il via per la prima volta in Italia, la Bare KnuckleFighting Championship (BKFC), ovvero il pugilato a mani nude, uno stile di combattimento da cui deriva la boxe tradizionale e contemporanea. L’evento si tiene oggi a Firenze a Palazzo Wanny. Tra i nomi più celebri, la leggenda Conor McGregor. Ne abbiamo parlato con Luigi Perillo, direttore operativo BKFC Italy.
Quali aspetti della carriera di Conor McGregor pensa possano attirare l’attenzione di un pubblico fiorentino?
Conosco Conor sin dall’inizio della sua carriera , quando ancora combatteva per il Cage Warrior. Ho avuto la fortuna di conoscere anche il suo coach John Kavanagh con cui collaboriamo tramite le Federazioni Di MMA di cui siamo presidenti ( Irlanda e Svizzera ). Conor è partito da sotto zero, la sua fame la sua voglia la sua determinazione gli hanno permesso di essere quello che oggi lui è. Questo è sicuramente un aspetto che spinge le persone a cercare di seguire le sue orme.
In che modo McGregor può contribuire a elevare il profilo del vostro evento?
Beh… avere uno degli sportivi più famosi al mondo credo che sia un bel biglietto da visita. Inoltre Conor è anche proprietario della promotion… non dimentichiamocelo.
Può parlarci delle sfide e dei sacrifici, sia professionali che personali, che ha identificato nell’organizzazione di un evento di questa portata?
Produrre un evento è un insieme di gioie e dolori. La passione che abbiamo per queste cose ci fa dimenticare la fatica e le 16/18 ore al giorno che servono per organizzare una cosa del genere. Viaggi, appuntamenti, PR, gestione team, risorse, preventivi, call… succede di tutto… 3 mesi volano e ti ritrovi a ridosso della data… È incredibile la quantità di energia celebrale e fisica che serve per fare queste cose. GABRI è instancabile e usa gli aerei come io uso la macchina… credo che sia assolutamente UNICO in quello che fa e come lo fa. È una cosa incredibile avere un socio come lui. Giovanni …invece gestisce e controlla da dietro le quinte. Siamo un team affiatato e i sacrifici non ci fanno assolutamente paura… anzi! Comunque l’adrenalina la fa da padrone e ci aiuta a mantenere lucidità e concentrazione.
Ritiene che la presenza di McGregor possa portare a un incremento significativo del pubblico? Se sì, in che modo intende massimizzare questa opportunità?
Conor è un catalizzatore. Siamo sempre stati abituati a gestire VIP e personaggi del mondo dello spettacolo ma Conor è un’altra cosa… un altro livello… siamo al top del mondo!!!
Che tipo di impatto spera che la presenza di ConorMcGregor avrà sull’evoluzione futura di questo sport in Italia?
Credo che Conor abbia già dimostrato che dovr c’è lui c’è attenzione mediatica e successo. Sicuramente siamo nella prima fase di crescita e i numeri sono già impressionanti.
Quali pensi siano le competenze uniche di ConorMcGregor che potrebbero avvantaggiare il nostro evento a Firenze?
Lui è un comunicatore e catalizzatore incredibile. Show man, quando si alza e prende in mano il microfono e inizia a parlare… il pubblico impazzisce!!! Conor è lui e lui è Conor…
Pensa che la presenza di McGregor possa motivare e ispirare atleti emergenti presenti all’evento? In che modo?
La sua storia la conoscono tutti… da idraulico con sussidio per il mantenimento a billionario…questo è quello che la gente vuole E ovviamente anche i Fighters. Non è solo una questione economica ma soprattutto di riscatto sociale!
Come valuteresti il potenziale impatto a lungo termine della collaborazione con Conor McGregor sul nostro sport e sull’immagine di Firenze come capitale degli eventi sportivi?
Dipende da tutta una serie di fattori. Conor è BKFC e farà di tutto per farlo diventare lo sport più visto e seguito sul pianeta. Noi siamo con lui e gli offriamo territori molto interessanti in Europa in primis l’Italia. Dobbiamo capire che tutto è possibile e sicuramente Firenze ha capito l’opportunità di essere stata scelta come la prima in Italia. Il primo evento è come il primo bacio …non si dimentica mai! Agipress
Clarissa Vatti