DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

24 Giugno 2025

Le migliori gelaterie artigianali d’Italia

AGIPRESS – Torna l’iconica classifica di Dissapore dedicata alle eccellenze del gelato artigianale italiano. È online la nuova classifica firmata Dissapore che premia le 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia per il 2025. Un ritorno molto atteso dopo l’ultima edizione del 2018, che con questa edizione ha coinvolto la redazione in un profondo lavoro di ricerca e assaggi sul campo, regione per regione, per quattro mesi di visite lungo tutta la Penisola. Degustazioni in incognito e valutazioni professionali basate su profilo sensoriale, materia prima, offerta e creatività delle ricette hanno portato a stilare una panoramica unica e appassionata del mondo del gelato italiano. Una guida alla distinzione della buona coppetta artigianale, oltreché una graduatoria.

La Top 10 della classifica 2025

1. Ciacco Lab – Milano e Parma

Nessuno come Stefano Guizzetti unisce rigore scientifico a una ricerca sensoriale tanto sistematica. Che riesca a unire i grandi numeri richiesti da una piazza come Milano allo sprezzo del pericolo del proporre gelati all’aglio nero nella ben più tradizionalista Parma, e che dopo 12 anni trova ancora la scintilla nell’innovazione continua, confluita questa primavera in nuova linea di 17 gusti costruita attorno a botaniche della stessa famiglia.

2. Papalele – Torino

La nuova insegna di Emanuele Monero (aka Papà Lele), conquista subito la vetta. Ogni gusto ha un’identità memorabile o un profilo sensoriale di grande spessore. Ricette che sono il superamento del lavoro che il gelatiere stesso fa da molti anni su Torino, dalla ricercatezza della materia prima agli accostamenti di fine ricercatezza gastronomica.

3. Gelateria Liparoti – Trapani ed Erice

La compiuta traslitterazione in carapina dell’ingrediente siculo, colto nella sua sconfinata pluralità e portato allo stremo. Quella di Maurizio Liparoti è una prospettiva gastronomica squisitamente contemporanea: egli coglie attraverso il gelato il senso profondo del gusto dell’Isola. Concettualizza il concetto di Caratterizzazione.

4. L’albero dei gelati – Monza, Seregno, Cogliate e New York

Ogni materia prima è retta da un’etica incrollabile, tra sopraffine creme dedicate alla pasticceria lombarda e sorbetti in ogni frutto è abbinato un infuso di fiori o erbe raccolte in Valgrana.

5. Soban – Valenza e Alessandria

L’offerta di Soban è tangibilmente una delle più complete e articolate sul panorama nazionale, la materia prima finanche didattica che fa capolino da ogni ricetta. regna la maestria, trasversalmente.

6. Magritte – Fidenza e Piacenza
In ogni coppetta di Gian Luca Cavi si percepisce l’urgenza e l’energia che deriva dalla necessità di esprimere tutta la passione per ciò che è buono. Tecnica stratosferica, a partire dall’utilizzo virtuosistico di un ingrediente complesso come l’uovo. Consistenze, texture e ariosità perfettamente ponderate.

7. Michel – Peschici (FG)

Michel Draicchio fa avanguardia dal 1999 nel cuore antico di uno dei borghi più belli del Parco Nazionale del Gargano, espimendosi in sorbetti soavi che riescono a non intaccare il delicato equilibrio tra dolcezza ed acidità della frutta, ma anche in sperimentazioni da fine dining.

8. Gelateria Prossima Fermata – Milano

Curzio Baraggi ha fatto del laboratorio una piccola mecca per il gelato di qualità, imprimendo la propria firma su un’incredibile varietà di frutte e nondimeno creando gusti signature a base crema, come il raffinatissimo e fanciullesco Latte e Biscotti.

9. Gelateria Brunelli – Senigallia (AN)

Una delle figure più influenti nel panorama della gelateria artigianale italiana ispira ancora texure e compostezze di parecchie creme che abbiamo incontrato lungo tutto lo Stivale. Esaltazione di umami, calore perfetto nei gusti alcolci, evocazione di terre marchigiane: tutto è una firma.

10. Gelaterie Pallini – Seregno e Verano Brianza (MB)

La materia prima senza compromessi caratterizza tutta l’offerta, con il valore aggiunto di una grande ricerca sui semi oleosi, che ha portato Alberto e Alessandro Pallini al recupero di un antico mulino per macinarli a pietra. Un gelato di raro pregio.

AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto