AGIPRESS – FIRENZE – Le Consultazioni poetiche sono tornate per la terza volta all’ospedale di Santa Maria Nuova, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Santa Maria Nuova Ets e il Teatro della Pergola. L’approdo nella struttura ospedaliera è il frutto di un percorso di formazione che gli attori italiani hanno compiuto in seno all’Académie Santé-Culture, il progetto che Théâtre de la Ville ha creato con un altro prestigioso ospedale europeo, quello della Pitié-Salpêtrière di Parigi e la neurochirurga Carine Karachi, nell’ambito dell’orizzonte che vede come una necessità per il teatro del futuro il superamento delle barriere tra saperi, orizzonte cui da tempo il Teatro della Pergola aveva aderito. Un lavoro fatto di laboratori online che ha permesso agli attori di italiani di immergersi in questo singolare universo dove le prospettive si mescolano tra loro.
L’iniziativa delle Consultazioni poetiche a Santa Maria Nuova ha coinvolto il personale sanitario del reparto di geriatria e i pazienti dell’ospedale, in un incontro per dare spazio alle emozioni, ai racconti e alla poesia che, in questo contesto, non è evasione ma parte di un’idea più ampia di salute.
“Siamo particolarmente soddisfatti per la collaborazione con il Teatro della Pergola – dichiara Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Ets – e con i suoi attori, che attraverso questo progetto possono espandere ulteriormente le proposte di umanizzazione delle cure e il benessere dei pazienti e degli operatori sanitari. Sempre di più si fa strada la necessità di associare ad una corretta e tecnologicamente avanzata terapia anche la valorizzazione dell’aspetto umano e personale della cura. L’arte e la poesia devono entrare in ospedale per svolgere la loro benefica influenza su chi usufruisce delle cure e chi vi lavora.”
Nato nel 2020 da un’idea del regista Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville di Parigi e dell’autore Fabrice Melquiot, il progetto ha superato i confini francesi coinvolgendo oltre 250 artisti di 28 nazionalità diverse e il Teatro della Pergola è stato il primo partner fuori dai confini francesi a formare una troupe italiana che oggi porta avanti questa originale forma di “cura relazionale”. Per il dottor Enrico Benvenuti, direttore della Geriatria Firenze e Empoli della Ausl Toscana Centro, le Consultazioni poetiche rientrano nel programma di riattivazione motoria a cui la geriatria si affida come strumento di cura. La lezione è quella del professor Antonini, che oltre 30 anni fa scriveva: “Abbiamo cercato di proporre un nuovo modello di medicina fondato su un approccio globale all’individuo malato, che non può essere ridotto ad un insieme di sintomi. Non erano soltanto i pazienti meno compromessi da un punto di vista fisico ad avere le migliori possibilità di recupero ma soprattutto coloro che continuavano ad avere più interessi. Ci siamo sforzati quindi di attribuire al termine ‘riattivazione’ un significato più psicologico che fisico e abbiamo pensato che per restituire ad un anziano costretto lungamente a letto la sua autonomia, non bastava insegnargli una serie di sequenze ed esercizi ma occorreva anzitutto sollecitarlo ad uscire dall’inerzia, a superare la depressione o, in altre parole, stimolarlo ad usare la sua creatività”. In questo senso le Consultazioni poetiche acquisiscono un significato altamente terapeutico per il paziente anziano: bellezza, creatività, motivazione sono la chiave di volta che rappresenta un nuovo modello di cura a cui le Consultazioni poetiche possono dare un grande contributo come ogni forma di arte.