Il commento di Leonardo Bartoletti
Alcuni spunti di riflessione…
1. quello contro l’Iran e’ il settimo fronte di guerra aperto per Israele;
2. Concentrando l’attenzione sull’Iran il Primo Ministro Israeliano Netanyau toglie pressione e visibilita’ al genocidio in corso a Gaza;
3. L’obiettivo di Israele potrebbe non essere solo impedire la realizzazione delle testate nucleari da parte dell’Iran quanto, piuttosto, abbattere il regime di Teheran;
4. Il Presidente statunitense Trump non brilla, al momento, per mantenimento delle promesse elettorali: dai dazi alla pace in Ucraina promessa entro pochi giorni, l’eventuale coinvolgimento diretto in un conflitto rappresenterebbe per la sua Amministrazione una sconfitta;
5. Lo scenario attuale parla di un Paese, Israele, fuori controllo e di un altro, l’Iran, con tutte le caratteristiche di uno stato terrorista;
6. Dalla Russia Putin (udite, udite…) chiede una de-escalation. Intanto, pero, non e’ dispiaciuto del fatto che di Ucraina, in questa fase, si parli poco.
7. In tutto questo si apre il G7 in Canada. L’agenda sul tavolo e’ inevitabilmente cambiata. Da capire se ci sara – ed eventualmente quale – una posizione comune tra i leader al tavolo.
A ciascuno le proprie conclusioni.