AGIPRESS – Quali sono gli scenari immobiliari di inizio 2023? Cosa dobbiamo aspettarci? A rispondere a tali quesiti Fabiano Testa, CEO di International Home, esperto di investimenti immobiliari in Italia e all’estero. “Il credito che si riduce, la guerra e l’inflazione che ne deriva non ancora risolta, le questioni energetiche, tutti questi fattori pesano fortemente già sui mercati e gli operatori cominciano a vederlo anche fuori dai confini nazionali”.
Ci sono segnali evidenti anche all’estero? “La Francia sta vivendo una recessione immobiliare, costatabile facilmente considerando il numero di transazioni che comincia a ridursi in proporzioni notevoli. La stretta del credito, oltralpe, crea grossi problemi con i tassi d’interesse che si alzano mentre finora accedere al credito era stato piuttosto facile. Anche in Germania il mercato è rallentato, le persone cercano di ottenere i prezzi di due o tre anni fa e l’incertezza fa il resto”.
Dunque cosa ci dobbiamo aspettare adesso? “Ci troviamo in un momento di attesa e lo si vede anche negli Stati Uniti. Prendiamo la Florida, che ha un mercato inflazionato e cresciuto fin troppo. Questo secondo me è un momento in cui bisogna essere liquidi, per essere pronti a cogliere le occasioni che si presenteranno. Perchè quando il mercato fa fatica, non c’è dubbio che occasioni se ne presenteranno per chi sarà in grado di approfittarne”.
Ad oggi quali strade ritiene opportuno intraprendere per far fruttare i propri investimenti? “Ci sono delle nicchie di opportunità che stiamo sviluppando in Italia, una è quella delle sofferenze immobiliari. Queste permettono di acquistare a prezzi ben scontati, per operazioni immobiliari interessanti dal molti punti di vista: rendimento, flessibilità nell’entrata e nella velocità nel farli. Queste sofferenze probabilmente cresceranno a causa della crisi e si creerà un mercato interessante. In generale, la crisi o la stagnazione spingono le vendite e ciò consente di prendere delle opportunità non necessariamente speculative che però portano a buoni investimenti, in attesa di capire meglio in quale direzione andrà il mercato”.
Nonostante ciò Testa dichiara che i margini di apprezzamento di tali investimenti non potranno mai essere paragonabili a quelli che abbiamo avuto dieci anni fa a Berlino e in Florida, che si sono apprezzati anche di cinque o sei volte perchè al momento dell’investimento si erano svalutate tantissimo. Quelle sono state opportunità storiche che i clienti di Testa hanno avuto l’opportunità di prendere con grandi benefici. Un’altra strategia sarebbe di mantenere le posizioni già presenti, beneficiando del cash flow generato dagli affitti del patrimonio in portafoglio. Soprattutto perchè il mercato degli affitti, proprio nei momenti di crisi nei quali le persone hanno difficoltà a fare investimenti e perciò si collocano in affitto, funziona meglio. AGIPRESS
di Laura Bacchiega