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3 Maggio 2025

Energia: illuminare meglio per consumare meno

AGIPRESS – La luce naturale non è solo un elemento fondamentale per il benessere umano, ma rappresenta un prezioso alleato nella lotta al caro-energia, perché un corretto uso dell’illuminazione consente l’abbattimento della spesa energetica sia negli ambienti lavorativi che nelle abitazioni private. I dati arrivano da due separati studi scientifici che saranno presentati il prossimo 7 maggio nel corso del seminario “Costruire il Benessere” organizzato al Senato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e promosso dal Vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Le ricerche sono state commissionate da Velux Italia all’Università La Sapienza di Roma e a Sima, e i risultati dei due studi confermano ancora una volta l’importanza della luce naturale e zenitale per portafogli, salute e ambiente.

Più nello specifico, per quanto riguarda l’aspetto economico e ambientale, il progetto di ricerca “Luce Futura”, nato dalla collaborazione tra Velux Italia e il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, ha evidenziato come la luce naturale sia un elemento vivo e dinamico che incide in modo diretto sugli ambienti: i ricercatori della Sapienza hanno studiato il modo in cui la luce naturale e zenitale interagisce con la forma, la geometria, la distribuzione degli spazi architettonici e, soprattutto, con le esigenze degli abitanti e dei costruttori. Dallo studio è emerso ad esempio come una corretta progettazione della luce naturale negli ambienti possa ridurre fino al -60% i consumi energetici negli uffici pubblici e privati, e tagliare le bollette della luce fino al -20% nelle abitazioni, con benefici economici significativi. Considerando le attuali tariffe dell’energia elettrica, il risparmio medio equivarrebbe a circa 165 euro annui a singola abitazione. Minori consumi di energia si traducono anche in un abbattimento delle emissioni di CO2 in atmosfera, con benefici diretti sulla qualità dell’aria: l’ottimizzazione della luce naturale può portare infatti ad una riduzione significativa dell’impronta di carbonio degli edifici fino al -40%. Per fare un esempio, un edificio urbano con 10 appartamenti, grazie ad un corretto utilizzo della luce naturale, può abbattere le emissioni di CO2 per ben 9,6 tonnellate l’anno. Non solo. La ricerca evidenzia come una corretta esposizione alla luce naturale migliori le prestazioni cognitive e la produttività, con incrementi che vanno dal +7% al +18% in ambito educativo (scuole, università, ecc.) e fino al +15% negli ambienti lavorativi.

“Il progetto di ricerca Luce Futura nasce per offrire strumenti pratici e linee guida progettuali che supportino i professionisti nell’integrare correttamente la luce naturale e zenitale negli edifici, nel rispetto delle normative italiane ed europee. Al tempo stesso, intende richiamare l’attenzione dei decisori pubblici sul ruolo cruciale della Qualità degli Ambienti Interni per un’edilizia che sappia mettere al centro l’individuo” – dichiara Domizia Mandolesi, Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana della Sapienza Università di Roma.

“Questi risultati preliminari suggeriscono che l’accesso alla luce naturale in ambienti indoor gioca un ruolo fondamentale nel migliorare non solo le funzioni cognitive, ma anche i consumi energetici, con evidenti impatti positivi sul fronte ambientale” – ha commentato Alessandro Miani, Presidente Sima.

AGIPRESS

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