DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

9 Ottobre 2024

ANCHE CHI L’HA INVENTATA HA PAURA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il commento di Marcello Mancini

Vi sarete chiesti se l’Intelligenza artificiale sia una grande conquista dell’uomo o se invece rappresenti un grande pericolo. Soprattutto per i rischi che potrebbe comportare la nuova tecnologia. Che Geoffrey Hinton, uno dei pionieri, che in questi giorni è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica e l’Informatica, abbia espresso i suoi umani timori su quanto potrà succedere in futuro dall’evoluzione di questo affascinante strumento, impone prudenza. L’Ia è una di quelle scoperte che possono fare del bene ma, se male utilizzate, possono anche diventare devastanti. Hinton ha confessato di essere spaventato dai modelli di Intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT o Gemini. Sono <macchine che imparano> ma possono sfuggire al controllo umano. Sappiamo bene che gli appetiti tecnologici non consentono di mettere dei limiti alla loro evoluzione e soprattutto al loro impiego. E c’è sempre la possibilità che da segno del progresso si trasformino in mortificazione della intelligenza naturale. Mi consola il fatto che, come tutte le nuove scoperte, passato il tempo della sorpresa e dell’innamoramento, torneranno nell’alveo della normalità. Anche perché, checché se ne dica, l’uomo rimane sempre padrone di se stesso e c’è la speranza che riesca a frenare prima del precipizio. E senza di lui nessuna macchina potrà prendere autonomamente il potere. Nemmeno l’Intelligenza artificiale.

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