Il benessere mentale sul lavoro diventa centrale nelle politiche aziendali
- Scritto da Davide Lacangellera
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Cresce l’attenzione nei confronti della salute psicologica dei propri dipendenti.
AGIPRESS - La salute mentale sul posto di lavoro, e nella vita di tutti i giorni, è passata dall’essere un “nice-to-have” a un “must-have”, diventando centrale nelle politiche aziendali non soltanto in quanto tutela del dipendente, ma anche in ottica di recruiting e mantenimento dei talenti, sempre più alla ricerca di un impiego in cui la salute mentale svolga un ruolo primario. Secondo l’ultima indagine BVA Doxa-Mindwork 2021, un under 34 su due ha abbandonato il proprio posto di lavoro almeno una volta a causa di malessere emotivo correlato (+5% rispetto al 2020). Quasi la totalità degli intervistati (il 92%), infatti, ritiene fondamentale che nella propria azienda ci sia un’attenzione concreta e costante nei confronti del benessere psicologico dei dipendenti, sempre più alla ricerca di realtà che annoverino la salute mentale tra gli obiettivi strategici per la gestione dell’azienda. A confermare questa tendenza c’è Mindwork, realtà specializzata nel counseling psicologico online per le persone in azienda, commissionaria della ricerca BVA Doxa e che, nell'ultimo anno, ha riscontrato un incremento delle realtà che si sono affidate al servizio del 150%. Nata nel 2019, Mindwork opera con aziende di primario standing, come Linkem, Cassa Centrale Banca, E.ON e Invitalia, definendo con esse una vera e propria Mental Health Strategy che va oltre il benessere della singola persona e interessa la comunicazione interna, l'attrattività dell'azienda verso talenti e clienti e, più in generale, la cultura organizzativa.
“Non c’è salute, senza salute mentale. E sempre più realtà iniziano a capirlo. Il benessere psicologico non può più essere rimandato e non è un caso se si sta configurando come leva strategica per attrarre e trattenere giovani talenti. La Generazione Z è infatti molto sensibile al riguardo” racconta Biancamaria Cavallini, psicologa del lavoro e Customer Success Manager di Mindwork. “Stiamo vivendo, non solo in Italia, un momento di discontinuità rispetto alle aspettative che le persone hanno nei confronti delle proprie aziende. L’aspetto economico e la sicurezza del posto di lavoro non sono più al primo posto per le nuove generazioni. La salute mentale è finalmente al centro di un nuovo paradigma culturale che le aziende semplicemente non possono permettersi di ignorare, pena la perdita di talenti, clienti e capitali” afferma Mario Alessandra, CEO e co-fondatore di Mindwork. AGIPRESS
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