Manovra, i disturbi dell’alimentazione entreranno a far parte dei LEA in una specifica area. Subito 25 mln per il contrasto
- Scritto da Davide Lacangellera
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Non più inseriti nella salute mentale. La soddisfazione della senatrice Caterina Bini.
AGIPRESS - ROMA - La Commissione Bilancio del Senato ha approvato uno degli emendamenti di cui vado più orgogliosa: quello sui disturbi del comportamento alimentare.” Così in una nota la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice PD, Caterina Bini, impegnata a seguire i lavori della Commissione. “Tre anni fa - prosegue - ho avuto modo di iniziare ad approfondire, grazie ad una amica speciale, Lisa Guidi, cosa significa ammalarsi e troppo spesso morire di un disturbo alimentare. Nel 2018 ho presentato una proposta di legge, conosciuto associazioni e partecipato a manifestazioni. L’ultima, la più importante, l’8 ottobre scorso a Roma: tanti palloncini lilla con i nomi di persone che non ci sono più. Da quella manifestazione, grazie alla spinta delle associazioni, dei medici, delle famiglie, grazie alla sensibilità di tanti parlamentari e alla tenacia di alcuni colleghi di Governo che insieme a me hanno creduto in questa battaglia, abbiamo scritto e portato avanti un emendamento alla Legge di Bilancio. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione entreranno a far parte dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) in una specifica area e non più inseriti nella salute mentale. Nel frattempo, al fine di garantire il contrasto ai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, è istituito un fondo presso il Ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022/23. Un grande risultato - conclude la senatrice - di cui sono felice e allo stesso tempo commossa. Quattromila morti l’anno, dieci al giorno sono un numero che fa venire i brividi. Speriamo sia solo l’inizio di un cammino migliore.” AGIPRESS
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