Marmo, Confindustria: "Prodotto necessita tutela, Comune e Regione intervengano"
- Scritto da Davide Lacangellera
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La reazione del presidente degli Industriali di Massa Carrara.
AGIPRESS - "Ho visto voglia di ripartenza nonostante ci venga segnalata una presenza limitata di operatori extra-continentali. Abbiamo avuto la possibilità di partecipare a diversi confronti, in particolare sull'economia circolare, riuso e certificazioni ambientali che evidenziano dove si colloca la pietra naturale rispetto ad altri prodotti ornamentali.” E' quanto dichiarato in una nota da Matteo Venturi, presidente della delegazione di Massa Carrara di Confindustria, al ritorno dalla fiera Marmomac di Verona. “Con rammarico – spiega Venturi - ho peró notato la presenza insidiosa, all'interno di una fiera dedicata al marmo, di un prodotto che marmo certamente non è e cioè le ceramiche, quarzo e sintetici. Una scelta discutibile da parte degli organizzatori, che rischia soltanto di aumentare la confusione nel consumatore. Nei prossimi giorni non escludo che alcuni associati di Confindustria, legittimi proprietari di nomi e marchi, provvederanno a tutelare per vie legali i propri interessi e gli interessi dei consumatori.” “Spacciare per marmo – attacca Venturi - prodotti che sono quarzo, pieni di resine, inchiostri etc. non è altro che una truffa al consumatore e una violazione di un marchio registrato. Mi auguro che Comune di Carrara e Regione Toscana ci aiutino a tutelare in tutte le sedi opportune un prodotto naturale che ha un legame plurimillenario con la il nostro territorio ed il nostro Pil. Rischiamo concretamente di tornare di nuovo a situazioni in cui dovevamo tutelare il Parmigiano Reggiano contro il Parmisan. La tutela del marmo, la tutela della pietra naturale autentica, sarà un tema di cui chiederemo conto anche ai candidati alle prossime elezioni amministrative. È necessario che la politica, le istituzioni e le imprese, quindi il territorio nel suo insieme, prendano posizione nei confronti di quella che da un lato è una truffa al consumatore, evocando finti temi green, dall’altro una tutela legittima di un prodotto che è identità locale” - conclude il presidente degli Industriali di Massa Carrara. AGIPRESS
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